CULTURA

Baška vanta un lungo passato storico e culturale. Possiede edifici, palazzi e tanti monumenti, dal nucleo storico della cittadina, ai resti dell'abitato romano, fino ai monumenti sacrali. Il suo patrimonio culturale la rende uno dei luoghi più interessanti del bellissimo Litorale croato.

Dobbiamo subito ricordare la chiesa parrochiale barocca della SS Trinità, costruita nel 1723, con otto altari di cui uno dedicato alla SS Trinità. C'è poi la chiesa di S. Giovanni Battista dell'XI secolo, già prima chiesa parrocchiale nella valle di Baška. Il suo campanile custodisce la campana più vecchia di questo teritorio, chiamata appunto „Vecchia“, che risale al 1431. C'è poi la chiesa della Madonna sul monte ( Majka Božja na Gorici ) del XV secolo, il più grande santuario mariano della diocesi di Krk.
A Baška si trovano ancora diverse chiesette, delle quali la più nota è certamente quella di S. Lucia a Jurandvor, dove è stato rinvenuto un documento molto importante della cultura croata, la Lapide di Baška, il più antico documento scritto croato, la cui importanza è enorme e molteplice per la storia della Croazia. Questa lapide è scritta a caratteri glagolitici ( la grafia croata più antica ), scritta cioè in croato, parla di Croati e fa pure il nome di un re croato. È certamente merito di questo documento unico se nella nostra Patria tutti conoscono Baška.
Il Sentiero del glagolitico a Baška è un percorso fra sculture in pietra che va dal valico di Treskavac fino alla Riva vecchia nel porto di Baška. Non è un percorso rettilineo. Le sculture sono collocate in importanti punti storici o naturali. Sul sentiero ci sono 34 sculture con incise lettere glagolitiche: quattro sono di dimensioni più grandi, opera dello scultore accademico Ljubo De Karina e 30 sculture più piccole create a Baška durante i laboratori di scultura. A questa serie di sculture ne fu aggiunta una 35-esima, dedicata al glagolitico e ai glagoliti.

A Baška opera pure la Società folcloristica Šoto, che durante i mesi estivi presenta le danze e le usanze del luogo. I turisti hanno così modo di ammirare la nostra tradizione folcloristica, i costumi popolari, i balli caratteristici, ascoltare lo strumento musicale autoctono „sopile“ e vedere tutta una serie di usanze popolari, riemerse per essere presentate in pubblico.